Far musica in ogni scuola
progetto di formazione musicale
Finalità
La scuola italiana, nella fascia dell’istruzione primaria, non ha una diffusa e consolidata tradizione nell’insegnamento della musica. In particolare, diversamente da quanto avvenuto nelle altre discipline scolastiche, non si è costituito in questo campo un percorso di insegnamento/apprendimento in grado di formare negli alunni, lungo i cinque anni della scuola primaria, le capacità e le competenze musicali di base opportune per innestarvi successivi apprendimenti.
A ciò si aggiunge la difficoltà di gestione di percorsi musicali da parte di docenti di scuola primaria che spesso hanno una alfabetizzazione musicale limitata ai contenuti che la scuola italiana ha loro offerto.
L’itinerario didattico contenuto ne Il laboratorio della musica di Pietro Gizzi mira allo sviluppo nei bambini delle capacità musicali di base (in primo luogo ritmo e intonazione), attraverso un opportuno concatenamento di obiettivi musicali convenientemente determinati e gerarchizzati. Esso, tra l’altro, è in linea con la recenti indicazioni programmatiche ministeriali e con il DM 8/11 (scarica il file Programmi ministeriali e programmazione de Il laboratorio della musica).
Con il progetto Far musica in ogni scuola Anthelia ha sperimentato nel tempo su larga scala l’efficacia di tale percorso ed ha verificato come docenti non specificatamente alfabetizzati in ambito musicale possano produttivamente gestirlo, in seguito ad un momento di opportuna formazione.
Destinatari
Anthelia invita le scuole primarie e i gli istituti comprensivi a partecipare al progetto.
Esso ha due gruppi di destinatari:
- gli insegnanti della scuola, rispetto ai quali l’apprendimento del percorso de Il laboratorio della musica si strutturerà come un corso di formazione
- i piccoli alunni, che riceveranno le informazioni musicali dai loro insegnanti curriculari opportunamente formati.
Organizzazione economica
Per partecipare al progetto Far musica in ogni scuola, è sufficiente adottare il libro Il laboratorio della musica (€. 12,00 a copia) e garantire l’acquisto, da parte degli alunni, di almeno:
n.100 copie per le scuole del territorio di Palermo e zone limitrofe;
n.150 copie per le altre scuole siciliane;
n. 200 copie per il resto d’ Italia.
Il progetto sarà quindi a costo zero per la scuola.
Anthelia provvederà con risorse proprie allo svolgimento della tappa 1 della progetto.
Visualizza il progetto Far musica in ogni scuola
Docente formatore
Pietro Gizzi è docente di Direzione di coro e repertorio corale per la didattica della musica presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, città in cui vive.
È stato docente a contratto presso la Scuola di specializzazione all’insegnamento dell’Università di Palermo; ha inoltre tenuto diversi corsi di formazione per insegnanti di scuola primaria e per docenti di scuola secondaria per conto di diversi enti, tra cui il MIUR e l’IRRE (ex IRSAE).
Sin da ragazzo ha coltivato parallelamente gli studi musicali e gli studi umanistici, dipanando la propria attività sul piano della ricerca musicologia, della didattica musicale e dell’esecuzione musicale, in qualità di direttore di coro. In ambito musicologico e di estetica musicale ha pubblicato articoli su diverse riviste (Musica/Realtà, Studi gregoriani, La Rivista di Estetica, Itinerari, ecc.) affrontando tematiche che vanno dalla musica moderna al medioevo. Come direttore di coro ha diretto varie formazioni, fra le quali il coro dell’Università e dell’Ersu di Palermo.
Nell’ambito della didattica musicale ha condotto, dalla fine degli anni Novanta, ricerche sullo sviluppo dell’intonazione nei bambini (pubblicate su riviste e libri miscellanei), ed ha indirizzato il proprio lavoro alla individuazione delle metodologie e delle interfacce in grado di rendere intuitivi anche i più apparentemente complessi contenuti musicali. Da tali ricerche è nato il libro operativo Il laboratorio della musica (ed. Anthelia), destinato a bambini di scuola primaria.
Ritenendo che far musica, cantare e suonare, sia un diritto di ogni bambino e di ogni persona, ha fatto della democraticità dell’apprendimento musicale il filo del suo insegnamento.
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